mercoledì 15 gennaio 2014
Presto o tardi, nel mezzo del cammin di nostra vita, arriva il momento in cui siamo chiamati ad una scelta... sia questa in campo sentimentale, lavorativa o semplicemente il colore della nuova carta igienica.
Preso dall'euforia per i miei primi dieci minuti da trentaseienne (auguri e donazioni mandatele direttamente alla mia mail) mi sono deciso a farmi il solito auto-regalo di compleanno. Dato che il libro di cucina dell'anno scorso non ha avuto un gran successo (però finalmente il tavolo della cucina non balla più) ho deciso di posare la mia attenzione su qualcosa di più "ludico".
Quello che si presentava come un compito veloce e indolore si è presto tramutata in un'odissea (warning: doppio senso inside). Novello Bodhi alla ricerca dell'onda perfetta (chi non l'ha capita può accomodarsi alla porta) mi accingo a trovare "il titolo", ossia un gioco che possa riassumere tutto quello che fanno di un gioco da tavolo un must (in primis vincere facile e sporco).
Strategico? Diplomatico? Militare? Carte? Miniature? Gironzolando per la rete gli spunti non mancano ma c'è sempre qualcosa che non va... Troppi pochi giocatori, troppo lungo, troppo costoso, troppo facile, troppo (aggiungere un aggettivo a caso).
Alla fine decido mi mettere dei paletti per cominciare a scremare i 68180 giochi nel database di BGG: innanzitutto le miniature, che gioco è senza delle miniature? Quei piccoli particolari che quando apri la scatola di gioco ti fanno pensare "anvedi che roba!" invece di "a che minchia serve una scatola così grande?"
Per quanto riguarda il genere la scelta è stata ardua ma alla fine mi sono concentrato sui wargame dato che altrimenti la mia soglia di attenzione solitamente si esaurisce in 15 minuti (tempo di montaggio incluso).
Altro particolare non trascurabile è il numero di giocatori: ci sono giochi fantastici per due persone ma fortunatamente ogni tanto qualcuno si dimentica di tirare il bidone settimanale e ci si ritrova in 4-5 giocatori.
Ultimo punto fermo è il buon bilanciamento e lo scarso impatto della fortuna, nonché partite che si possano finire entro l'anno.
Se siete arrivati a leggere fin qui (senza barare mi raccomando) potete proseguire nella lettura, altrimenti andate in prigione senza passare dal via (e il vostro compagno di cella si chiama Paolo e ama far cadere saponette).
SI ALZI IL SIPARIO!